United di nome e di fatto. Le quattro big dettano legge nella Napoli League 50, poi ci sono i quartesi del presidente-giocatore Franco Baiano: “Per noi è già una fortuna essere in campo e divertirci – detta le linee guida Baiano -. La carica di presidente è relativa, si tratta di un semplice contributo come sponsor, ma a me piace soprattutto giocare a calcio. Da giovane mi divertivo da mezza punta o ala, adesso preferisco fare la mezzala o il quarto di centrocampo”. Nella vita imprenditore, alla guida dell’azienda Baiano Casa a Quarto, da anni un punto di riferimento per chi costruisce o ristruttura casa. L’avventura United Quarto è relativamente recente: “Ho cominciato a giocare in questo torneo con la Neapolis – continua Baiano -, un paio d’anni per capirne le dinamiche e per apprezzarne l’organizzazione e le persone e, insieme ad alcuni amici come Sergio Belardo e Vincenzo Gironda, abbiamo creato una squadra tutta nostra”. Gironda oggi allena la United: “Siamo un gruppo di amici – commenta il tecnico -, essendo quasi tutti di Quarto molti di noi si conoscono da tantissimi anni. Una nostra peculiarità? Siccome siamo oltre trenta e festeggiamo compleanni e onomastici di tutti, ogni martedì e sabato ci ritroviamo a mangiare insieme, e così siamo l’unica squadra che a fine anno invece di dimagrire mette su peso (ride, ndr)”. Gli fa eco Baiano: “Ogni occasione è un pretesto per stare insieme, divertirci e costruire un gruppo affiatato. Del resto è grazie a questa coesione che l’anno scorso abbiamo vinto la Coppa”. In campionato i quartesi sono al quinto posto, con una striscia di cinque risultati utili di fila e alle spalle delle big: “Non abbiamo l’ansia di dover vincere – fa sapere il presidente -, scendiamo in campo con la gioia di esserci, poi è normale che fa piacere alzare dei trofei”. Dello stesso parere Gironda: “Sicuramente cercheremo di difendere la Coppa e di fare del nostro meglio in campionato, al momento stiamo confermando la posizione della passata stagione ma c’è grande equilibrio. Siamo una buona squadra, con due bomber come Scuteri e Di Pinto, e poi c’è Walter Intilla che sta ritrovando la condizione e può fare bene. Lui è carabiniere, io sono poliziotto, e ci incolpava di non riuscire ad entrare in forma perché da noi si mangia sempre, ma adesso sta bene e sta mostrando le sue qualità”. Il Napoli di Spalletti insegna che avere una rosa ampia dà dei vantaggi, ma non è facile accontentare tutti: “La cosa più bella per me è che tutti sorridano – conclude Baiano -. Siamo circa trenta giocatori, in campo ne vanno solo undici e qualcuno gioco forza resta fuori, ma io spero sempre che tutti si divertano e siano felici di questa cosa bella che condividiamo”.
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