Al primo anno nella Napoli League Open si è preso lo scettro di capocannoniere, con 14 gol totali distribuiti tra Eastern Conference (9) e Poule Scudetto (5). Nicola Solimeno dell’Ac Scampia ha le idee chiare sul percorso che l’ha portato alla Scarpa d’Oro: “La nostra squadra è una vera famiglia -esordisce l’attaccante-. Sono al primo anno con loro e subito mi hanno fatto sentire a casa: il gruppo è più importante di tutto, per me la vera vittoria è stata trovare un contesto così. E’ a loro che dedico questo titolo. Segnare e vincere le partite vengono in un secondo momento, anche perché il gol è la finalizzazione di ciò che crea la squadra”. Trentasei primavere, per il primo anno si sta cimentando nella Napoli League Open: “Venivo dal campionato di Prima Categoria, ma ero un po’ stanco di giocare nei weekend e dei ritmi di allenamento. Così il mio amico Enrico Bianco mi ha chiamato e mi ha fatto conoscere la famiglia Ac Scampia”. Sul gol più bello non ha esitazioni: “Non lo vivo come un’ossessione, ogni rete è speciale perché è la conseguenza del gioco di squadra. Devo dire però che il gol contro la Cantore è stato molto bello: ho stoppato il pallone di petto su un lancio dalla metà campo e ho calciato al volo di destro poco fuori area. Il torneo è di buon livello -continua Solimeno-, le squadre sono tutte attrezzate e in nessuna partita puoi dirti certo di vincere. Anche l’organizzazione nel complesso mi sembra molto buona, poi è ovvio che si può sempre migliorare su alcuni aspetti”. In chiusura gli obiettivi: “Quelli personali non mi interessano -conclude-. Per quanto concerne la squadra, che è l’unica cosa che conta, spero che giocheremo partita per partita sempre con la stessa voglia di vincere e divertirci”. Parola di bomber.