La diagnosi, l’operazione, il ritorno in campo. Tutto in pochi mesi e nell’ultimo match di Napoli League 50 della sua Old Boys, Nando Marfella ha rimesso piede sul terreno di gioco accompagnato dall’applauso e dall’abbraccio dei compagni e degli avversari del Meladaj Team. Il suo allenatore Carmine Ippolito ce lo racconta con emozione: “Siamo felici per Nando – esordisce -, perché è una persona eccezionale, uno che si spende tanto per il gruppo e per i compagni facendo anche il dirigente. Ha scoperto questo tumore al rene e per fortuna si è riusciti a gestirlo in tempo: a dicembre si è operato, a febbraio già si allenava ed ora rieccolo in campo con noi. Merita tutta la gioia e l’attenzione che gli è stata riservata perché è davvero un carissimo ragazzo”. Ippolito poi presenta la struttura dell’Old Boys: “Sono un allenatore un po’ all’inglese per questa squadra – fa sapere -, visto che mi occupo anche degli aspetti organizzativi”. Un manager, insomma: “Il nostro presidente onorario Vincenzo Milo – continua – è una figura storica per questo club, visto che con lui abbiamo iniziato il percorso nel 2010. Dopo pochi anni è subentrato anche il presidente Patrizio Anaclerio, che con tanti sacrifici ci ha aiutato a portare avanti questa creatura. Lui lavora nel settore ittico: la sua attività, la pescheria Albano di Pianura, rifornisce molti ristoranti rinomati di Napoli, in particolare del lungomare. E poi negli anni alcuni sponsor ci hanno dato una mano”.
Un’avventura che parte da lontano: “Da tredici anni è la nostra passione, all’inizio abbiamo fatto un po’ di fatica, ma col passare del tempo ci siamo assestati sempre a ridosso delle big. Del gruppo iniziale non è rimasto praticamente nessuno, se non il nostro storico portiere Sergio Tramonto”, che quindi c’è stato sin… dall’alba dell’Old Boys. “Nel 2017 abbiamo vinto una coppa Amatori – continua Ippolito – e nel periodo covid ci siamo aggiudicati un torneo organizzato dall’AICS. Quest’anno siamo partiti un po’ in sordina a causa di qualche infortunio, ma contiamo di finire tra le prime otto come gli altri anni per giocarci tutto nei playoff: a parer mio, dietro le prime quattro può succedere di tutto, visto che dalla quinta all’undicesima ci sono sette squadre in cinque punti”. Insomma, l’obiettivo è la zona… Europa League. In chiusura un messaggio importante: “Vogliamo rivolgere un caloroso abbraccio al nostro compagno Stefano Traditi – conclude il tecnico – che nelle scorse ore ha perso il papà”. Ci uniamo anche noi, caro Stefano.
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